L’Umbria è una regione piena di storia e fascino, in quanto fondamentale protagonista all’epoca degli etruschi, e del rinascimento medievale.
Contiene dunque molte cittadine e borghi antichi dove poter assaporare il sapore del tempo che fu, e lasciarsi suggestionare da panorami mozzafiato e costruzioni millenarie.
Orvieto rientra sicuramente nell’elenco delle perle dell’Umbria da scoprire essendo una delle città più antiche d’Italia; posta su una rupe di tufo da dove sovrasta la sottostante vallata affacciata sul fiume Paglia, la fondazione di Orvieto risale difatti all’epoca etrusca, dove assumeva un ruolo vitale di snodo di comunicazione con gli altri insediamenti.
Nel corso della storia è stata poi occupata da Goti, Bizantini e Longobardi, e durante il periodo medievale ci fu a Orvieto un importante sviluppo economico e artistico.
Visitare Orvieto significa quindi trovarsi dinnanzi tracce e testimonianze di diverse popolazioni del passato, che hanno reso la città una sorta di museo a cielo aperto in cui è incantevole girovagare.
Basti difatti pensare al quartiere medievale, al pozzo di San Patrizio o alle numerose splendide chiese realizzate in diverse epoche storiche.
L’attrazione principale è lo splendido Duomo, il monumento che maggiormente rappresenta l’atmosfera e lo spirito della città.
Il Duomo, ovvero la Basilica di Santa Maria Assunta, è il principale luogo di culto cristiano di Orvieto, oltre a essere una delle cattedrali più belle del mondo; sono difatti poche le costruzioni che possono sfoggiare il meraviglioso splendore di una facciata interamente decorata, e all’interno cappelle della bellezza pari a quella della Cappella del Corporale e della Cappella di San Brizio.
La storia del Duomo di Orvieto inizia nel 1290, quando sia la Chiesa che la città decisero di costruire una grande cattedrale in sostituzione delle malridotte Chiese di Santa Maria e San Costanzo, e lo stile inizialmente romanico dettato presumibilmente dall’architetto e scultore Arnolfo Di Cambio virò poi sul gotico grazie al contributo di Giovanni di Uguccione
Dato il lunghissimo periodo che caratterizzò il completamento dell’opera sono stati molti i capimastri che si susseguirono nella direzione dei lavori, eppure il risultato finale denota armonia ed equilibrio, con lo stile romanico e quello gotico che s’intrecciano alla perfezione in un tripudio di statue, guglie, colori, portali e bassorilievi.
I mosaici presenti sulla facciata riguardano la vergine Santa Maria Assunta a cui l’opera è dedicata, mentre il rosone, formato da un cerchio ripetuto con archi che si avvolgono assieme rappresenta il punto centrale e il fulcro della struttura.
Le sculture di bronzo che decorano la facciata rappresentano a livello simbolico i quattro evangelisti, e le quattro guglie del Duomo si poggiano su corrispettivi splendidi bassorilievi raffiguranti momenti esiziali per il cristianesimo, quali la Genesi e il Giudizio Universale.
L’interno del Duomo di Orvieto si presenta all’insegna di uno stile solo apparentemente austero, in quanto il marmo con cui è realizzata riesce a rendere l’ambiente ampio e luminoso.
La cattedrale si compone di tre navate, e il presbiterio risulta essere la parte più decorata, e interessante da vedere. Degno di nota anche il favoloso organo a canne.
Il Duomo contiene al suo interno delle autentiche gemme: la Cappella di San Brizio, nota anche come Cappella Nova e dedicata al patrono della città, è adornata dagli affreschi del maestro pittorico Luca Signorelli, e a differenza del resto della Cattedrale è interamente affrescata e decorata, creando così un colpo d’occhio di una bellezza senza eguali.
Al centro è posto uno sfarzoso altare che contiene la Madonna di San Brizio.
Anche la Cappella del Capitano è degna di nota, in quanto custodisce il sacro lino macchiato dal sangue di Gesù in occasione del Miracolo di Bolsena.
Le visite al Duomo sono consentite dalle ore 9 e 30 del mattino alle ore 17 da novembre e febbraio, fino alle 18 da marzo a ottobre e sino alle ore19 da aprile a settembre; l’orario può tramutarsi per esigenze di culto.
Il biglietto di 5 euro permette di visitare anche il Museo dell’Opera del Duomo, e i Palazzi Palali.
I minori di 10 anni e i residenti della diocesi di Orvieto e Todi possono accedervi gratuitamente.
Oltre il Duomo però c’è tanto altro da vedere a Orvieto, basti pensare al pozzo di San Patrizio, capolavoro d’ingegno voluto da Papa Clemente VII per assicurare un continuo rifornimento idrico alla città. Scavato per oltre sessanta metri di profondità il pozzo difatti raggiunge l’acqua che si trova sotto la rupe dove si poggia Orvieto.
Una cosa che poi non può mancare è il tour della città sotterranea, un labirinto da oltre mille cunicoli in passato sepolto da una frana e riportato recentemente alla luce, e infine è impossibile non citare Piazza del Popolo.